In un primo momento ero totalmente ignara e il termine “collabimento” era del tutto nuovo per me. Quello che stavo vivendo era una perdita, e nessuno mi aveva avvertito delle perdite. Né il chirurgo, né lo stomaterapista e tanto meno le altre persone con una stomia che avevo incontrato. No, era un grande segreto, a quanto pare.
Gli incidenti, come li chiamiamo noi, erano una delle cose che speravo non mi sarebbero mai capitate. Niente più corse alla toilette, stile Speedy Gonzales, solo per scoprire che, senza la sua velocità, riuscire ad arrivare in tempo era praticamente fuori questione. E non arrivare in tempo significava un lavaggio approfondito e biancheria intima nuova.

Sperando di non doversi più preoccupare
A volte questo significava chiudermi in una toilette, lavare e asciugare i jeans e ringraziare gli dei della tecnologia per avere inventato l’asciugatore a phon.
Sapere che tutto questo non sarebbe mai più accaduto una volta che mi fossi ricanalizzata è stato un fattore assolutamente determinante nella mia decisione di affrontare l'operazione. Non vedevo l’ora di non dovermi più preoccupare di scrutare attentamente ogni posto per individuare la toilette più vicina, di sporcare i miei vestiti e dell’imbarazzo mortale.
Non stai avendo una perdita, si tratta di collabimento o effetto sottovuoto
Potete immaginare il mio orrore, poi, quando mi sono svegliata una mattina ricoperta dei miei escrementi. Un orrore aggravato dal dover svegliare mio marito, tirarlo giù dal letto e cambiare le lenzuola mentre mi strappavo di dosso i vestiti sporchi e mi infilavo sotto la doccia. Non avevo scelto di imbarcarmi in una cosa simile. E continuava ad accadere.
Sono andata online per cercare di trovare quale fosse la causa, per rassicurarmi che non fossi l’unica a subire questo castigo e cercare di trovare un modo per fermarlo. Ed è qui che ho scoperto che non stavo avendo una perdita, ma che si trattava di collabimento.
Spiegazione del collabimento
Una perdita si verifica quando il materiale in uscita in qualche modo trova una via per fuoriuscire da sotto la sacca, di solito in un punto debole, spesso a causa di un errore dell’utilizzatore. Finalmente dopo mesi ero riuscita a venirne a capo.
Il collabimento è diverso. Si verifica quando il materiale in uscita è più denso del solito e si accumula con eccessiva rapidità, senza un punto libero dove andare, perché la persona, in questo caso io, è occupata a non pensare al fatto di indossare una sacca e non controlla tutti i particolari.
Il materiale in uscita si ammassa e spinge la sacca fino a farla staccare dal corpo. Quando vai a guardare, vedi una massa, una sorta di frittella di escrementi, e la sacca è del tutto staccata dal corpo. Non è bello. E uno sciroppo dorato non renderebbe le cose migliori.

Il dolore di essere costantemente consapevole
La mia soluzione al collabimento, per i primi anni, è stata rimanere allerta.
Facevo attenzione a ciò che mangiavo e tenevo costantemente sotto controllo la sacca, schiacciando (forse non è il termine giusto, ma sapete cosa intendo dire) il materiale in uscita più spesso giù nel fondo della sacca, non appena riuscivo a trovare un luogo abbastanza riservato per farlo.
Ma pasticciare con la sacca non è una cosa facile da fare in pubblico e non sempre sono nella condizione di poter trovare un luogo riservato.
In realtà, prima mi giravo verso un muro e cercavo di manipolare le cose di nascosto. Non riesco a immaginare che cosa potesse pensare chiunque passando mi vedeva in quella posizione; se fossi stato un ragazzo, almeno avrei potuto fingere di fare la pipì. Così, sebbene avessi trovato una soluzione di sorta, non era esattamente l’ideale.
La soluzione: un po’ di lubrificante
E poi qualcuno beninformato mi ha suggerito un deodorante lubrificante. Non era qualcuno di un sexy shop di Soho; si trattava di una persona che lavora con prodotti per stomia.
È colpa mia, ho la mente di un’adolescente, e quando sento la parola lubrificante... Ma se siete più maturi di me, vi prego di accettare le mie scuse.
Il punto è che questo lubrificante va distribuito bene all’interno di una sacca nuova, agitandola bene, prima di indossarla. Nel mio caso, mi accerto che la parte superiore della sacca sia completamente ricoperta di lubrificante e poi procedo come al solito.
Nessun collabimento in sei settimane o più
Ho iniziato circa sei settimane fa. Cercando di superare la vergogna di non averlo scoperto prima, costringendomi a combattere con il collabimento per quasi quattro anni, ma adesso la mia vita è cambiata.
Nelle ultime sei settimane non ho avuto nemmeno un incidente di collabimento. La mia sacca è sempre rimasta lì dove l’avevo posizionata e ora sto iniziando, audacemente, a maturare una certa fiducia, tanto da non pensarci nemmeno più. Non sempre, ma per sempre più minuti ogni giorno. Sono ottimista. Penso che d’ora in poi andrà tutto bene.